Porto Venere
"Portus Veneris"— come veniva chiamato a partire dal II sec. d.c., quando in un antico itinerario è indicato quale stazione navale delle trireme romane — nel 1113 divenne "avamposto militare di Genova nel Tirreno" e proprio i Genovesi costruirono il borgo fortificato così come lo vediamo ancora oggi: le mura di cinta e la porta del Borgo, il Castello Doria, la Chiesa di San Lorenzo, la Grotta di Byron, la Chiesa di San Pietro e la palazzata di case-torri colorate sul fronte a mare.
Porto Venere è un'area culturale di eccezionale valore, che mostra l'armonioso rapporto tra uomo e natura cui si deve un paesaggio di straordinaria bellezza scenica dimostrazione di un tradizionale modo di vivere che si è conservato per mille anni e che continua a svolgere un'importante funzione socio economica nella vita della comunità. Queste le ragioni che hanno spinto l'UNESCO a dichiarare Porto Venere "Patrimonio Mondiale dell'Umanità".
Patrona del Paese è la Madonna Bianca, che viene festeggiata ogni 17 Agosto con una suggestiva cerimonia.
Porto Venere si offre quindi, oggi, nelle sue forme pressoché immutate nel corso di 8 secoli, alla visita del turista che ne può apprezzare l'ineguagliabile panorama, gli scorci caratteristici e pittoreschi, l'unicità degli antichi portali delle case torri che si allineano strette l'una all'altra sui carruggi e sulla calata.
Il paese però affascina il visitatore anche per le sue bellezze naturalistiche: in prossimità dell'antica cinta muraria si trova il punto di arrivo del famoso sentiero AV5T (ex n.1) che collega Porto Venere a Levanto attraversando le Cinque Terre e che ogni anno è meta di un crescente turismo escursionistico: il sentiero, che si snoda a mezza costa lungo le pendici del Monte Muzzerone e del Monte Castellana, offre panorami unici ed emozioni indimenticabili. Dal molo prospiciente la Palazzata partono inoltre numerosi battelli diretti all'isola Palmaria, a Lerici e alle Cinque Terre.